Circolare 046

Circolare 046 – Pediculosi a scuola – Comunicazione, misure di prevenzione e profilassi

Pediculosi a scuola - Comunicazione, misure di prevenzione e profilassi

Al fine di prevenire l’insorgere del fenomeno della pediculosi, che può periodicamente diffondersi in una comunità scolastica, tenuto conto che la responsabilità principale della prevenzione e del trattamento della pediculosi è della famiglia, i genitori sono invitati a controllare a intervalli regolari il capo dei propri figli/e, onde accertarsi della eventuale presenza di pidocchi o di loro uova (lendini). È ormai accertato che il pidocchio del capo non trasmette malattie e l’unico sintomo che può determinare è il prurito, dovuto ad una reazione locale alla saliva dell’insetto. Una corretta prevenzione e un trattamento accurato impediscono la diffusione del fenomeno.

La scuola condivide con la famiglia il ruolo educativo nei confronti degli/lle alunni/e e collabora con le strutture sanitarie per una corretta informazione riguardo al riconoscimento e al trattamento della pediculosi. Si comunicano, pertanto, le misure di profilassi da rispettare per la pediculosi, facendo presente il seguente protocollo di comportamento:

I Genitori: cosa fare a livello di prevenzione o di trattamento

I genitori del/lla bambino/a che frequenta la collettività scolastica, o qualunque situazione di comunità, hanno un ruolo fondamentale e insostituibile nella prevenzione, identificazione e trattamento della pediculosi.

Le azioni in ambito familiare sono così riassumibili:

  • educare i/le bambini/e, nei limiti del possibile ed in considerazione dell’età, ad evitare o ridurre i comportamenti a rischio: contatti prolungati tra le teste, scambio di oggetti personali (cappelli, sciarpe, pettini, ecc.);
  • identificare precocemente i casi mediante il controllo quotidiano o almeno settimanale della testa del/lla bambino/a, anche se la scuola non ha segnalato casi ed anche in assenza del tipico sintomo del prurito;
  • trattare, secondo il seguente “decalogo”, consigliato dal Servizio di Medicina Preventiva dell’ASL e che di seguito si riporta, controllando contestualmente tutti i conviventi e disinfestando gli oggetti personali:
  1. lavare i capelli con uno shampoo antiparassitario (seguendo le istruzioni riportate sulla confezione).
  2. Lasciare agire lo shampoo sui capelli per 15 minuti.
  3. Asciugare i capelli.
  4. Frizionare la testa con aceto diluito per sciogliere la sostanza con cui le lendini (uova) si attaccano ai capelli.
  5. Pettinare con un pettine fitto.
  6. Staccare ad una ad una le lendini rimaste attaccate ai capelli.
  7. Controllare accuratamente che non vi siano altre lendini.
  8. Effettuare un’accurata ispezione dei capelli di tutti i familiari.
  9. Lavare gli indumenti personali e la biancheria che sia venuta a contatto con i parassiti con acqua molto calda.
  10. Immergere spazzole e pettini usati per il trattamento in acqua bollente lasciandoli per 30 minuti (ripetere il trattamento dopo una settimana).

L’A.S.L. assicura la corretta educazione ed informazione sanitaria e collabora per la sensibilizzazione e diffusione delle pratiche preventive. Gli studi epidemiologici hanno infatti evidenziato che lo screening (controllo delle teste) in ambito scolastico non ha alcuna utilità nel ridurre la diffusione della pediculosi. Fondamentale è invece l’azione di informazione, educazione sanitaria e sensibilizzazione che si esplica a vari livelli:

  • predisposizione ed aggiornamento di materiale informativo,
  • presenza nelle scuole per riunioni con il personale e/o i genitori se richiesto dai genitori e su invito del Dirigente Scolastico,
  • informazione/formazione, sensibilizzazione e consulenza specificatamente rivolta alle figure professionali coinvolte nel processo di prevenzione/gestione della pediculosi: Dirigenti Scolastici, insegnanti, nonché pediatri e medici di famiglia.

La scuola

La scuola condivide con la famiglia il ruolo educativo nei confronti degli/lle alunni/e e collabora con le strutture sanitarie per una corretta informazione riguardo al riconoscimento e al trattamento della pediculosi. Qualora si verifichino frequenti recidive, legate soprattutto alla scarsa conoscenza del problema da parte di alcuni genitori, è necessario che, per poter frequentare la comunità, i casi accertati e quelli sospetti esibiscano certificazione medica di non contagiosità.

Per risolvere il problema della pediculosi ricorrente, che colpisce alternativamente ora l’uno, ora l’altro/a bambino/a della stessa classe, si suggerisce ai genitori di accordarsi per praticare nello stesso giorno un trattamento antiparassitario al fine di bloccarne la proliferazione.

Contando su una fattiva collaborazione, si rimane a disposizione per ogni richiesta di chiarimento o di intervento, nell’ambito delle competenze sopra specificate.

 

Il Dirigente Scolastico
Prof. Leonardo Pietro AUCELLO

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